MERCOLEDI' SANTO - Ufficio delle Tenebre

Un tempo anche a Campobasso, nella giornata del Mercoledì Santo, si celebrava una delle Funzioni più caratterizzanti della Settimana Santa: l' Ufficio delle Tenebre.
Dopo diversi anni che tale rito non veniva più celebrato, alle ore 20,00 del 30 marzo 2010 sono stati eseguiti nove brani tratti dai Responsori del compositore castigliano Tomàs Luis De Victoria presso la chiesa di Santa Maria della Croce di Campobasso, da poco riaperta dopo un lungo restauro.
L' esecuzione dei brani è stata preceduta dalla guida all' ascolto del professor Pier Paolo Bellini che ha accompagnato il pubblico alla comprensione dei diversi aspetti dell' esecuzione anche attraverso la proiezione di immagini esplicative.
I responsori sono dei canti liturgici che andavano a chiudere l' Ufficio Divino, costituito dall' insieme delle preghiere da recitare nei diversi momenti della giornata. L' Ufficio Divino, ora chiamato Liturgia delle Ore era strutturato in maniera da dedicare alcune ore della giornata alla recita di inni, salmi, letture e canti, a commemorazione di eventi evangelici: subito dopo Mezzanotte si recitava il Mattutino, in ricordo dell' ora in cui nasceva Gesù Cristo, suddiviso in tre notturni, ognuno composto da tre salmi, tre lezioni e tre responsori; poi c' erano le Lodi allo spuntar dell' alba, l' Ora Prima in onore della Resurrezione, l' Ora Terza, in memoria della Passione, che avvenne proprio alle tre del pomeriggio, l' Ora sesta, della Crocifissione, la Nona della morte, per poi passare per i Vespri, così chiamati perché si recitano al crepuscolo e finire alla Compieta, con cui si chiudevano gli uffici notturni.
I responsori andavano a riprendere il testo delle letture, rielaborandolo in forma lirica e poetica. Essi rappresentano il momento più intenso e drammatico della preghiera, con la fusione degli elementi poetici e musicali.
Sono stati quindi riproposti per l' occasione, a cura del gruppo vocale Polyphonia, l'Ufficio delle Tenebre e il sacro Mattutino previsto per il triduo sacro (Giovedì, Venerdì e Sabato Santo), chiamato così per rievocare il buio che seguiva alla morte del Redentore.
La tradizione dell' Ufficio delle Tenebre prevedeva una chiesa spoglia, buia, illuminata da quindici candele poste alla sinistra dell'altare, che rappresentavano gli apostoli, Maria e Gesù. Alla fine di ogni salmo veniva spenta una candela, a rappresentare la morte della luce che Cristo aveva portato nel mondo.
Attraverso quindi l' apprezzabile iniziativa del 30 marzo 2010, va ad ampliarsi il programma delle celebrazioni della Settimana Santa che ogni anno coinvolgono la popolazione campobassana.
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- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di notizie tratte dal web.
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Per ulteriori approfondimenti sull' Ufficio delle Tenebre:
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** Esprimo la mia riconoscenza alla Associazione Centro Storico o.n.l.u.s. di Campobasso dal cui sito internet ho attinto gran parte del materiale documentario sulla Settimana Santa di Campobasso.